Il Pastificio Agrimò
Dove la semola diventa pasta.
Dove la semola diventa pasta.
L’impasto a freddo (<36 °C) viene preparato con la quantità precisa di acqua necessaria, calibrata in base al formato e alla farina impiegata.
L’equilibrio tra acqua e semola è ciò che conferisce alla pasta la sua struttura e la sua identità.
2. Trafilatura
L’arte del bronzo
La pasta prende forma attraverso trafile in bronzo, che donano rugosità e capacità di trattenere i condimenti.
Le macchine lavorano lentamente per non scaldare l’impasto e rispettare i profumi e le proprietà originarie del grano, così come già avviene nel mulino.
3. Ventilazione
La protezione naturale
Prima di essere stesa sui telai (per la pasta corta) o sulle canne (per la pasta lunga), la pasta viene ventilata a freddo.
Questo crea una sottile crosticina esterna che preserva la forma, protegge la pasta e la prepara al lungo processo di essiccazione.
4. Essiccazione
Il tempo della qualità
L’essiccazione è il passaggio decisivo: lenta, uniforme e a basse temperature. Ogni formato ha la sua “ricetta”: dalle 20–22 ore per i formati più semplici alle 40–50 ore per quelli più complessi (spaghetti, spaghettoni, linguine).
Non superiamo i 38 °C (rare eccezioni fino a 45 °C per le prime ore), garantendo un processo che preserva le proteine e riduce al minimo la formazione di furosina.
Il pastificio nel campo
La nostra trasformazione comincia entro 15 giorni dalla macinatura, quando la semola appena ottenuta dal mulino arriva in pastificio. Qui prosegue il lavoro di valorizzazione della materia prima, in un processo che custodisce intatti aromi, nutrienti e sapori originali. Ogni passaggio è lento, controllato e svolto a basse temperature, per garantire una pasta autentica, digeribile e ricca di carattere.